Pochi conoscono però il prezioso effetto antiossidante del Sumac, decisamente il più potente di quelli conosciuti finora: è infatti quasi 80 volte più «potente» di una mela.
Sumac, il frutto orientale che si trova anche in Sicilia
Il Sumac è una spezia originaria del Medioriente (termine che proviene dall’arabo summāq) il cui nome è Rhus Coriaria, ma ne esiste una varietà molto simile nella nostra penisola, precisamente in Sicilia: è il Rhus Aromatico, o Sommacco. Ma attenzione: non tutte le varietà sono così preziose e salutari. Ne esistono più di 200 e la maggior parte sono velenose.
Il Sumac viene utilizzato dalla medicina mediorientale come potente antinfiammatorio, antibiotico, antimalarico, e poi contro i disturbi gastrointestinali e la febbre. Ma studi recenti lo indicano come un potente antivirale, antitumorale (cancro gastrico e al seno), antiaterosclerotico, antidiabetico, ipoglicemizzante, antifibrogenico e, ovviamente, antiossidante. Il maggior componente antiossidante sarebbe l’antocianidina presente nella misura del 10 per cento (1 grammo per 10 di frutto). Si ritiene che il Sumac abbia un valore antiossidante espresso in ORAC tra i più potenti al mondo – secondo solo ai chiodi di garofano. Il suo valore, infatti è di 312.400. Per fare un paragone: i mirtilli ne hanno circa 6.500, l’uva spina 3.200 e l’olio extravergine di oliva 1.200.
Il Sumac è considerato anche un’ottima fonte di acidi organici come acido malico, oleico, linoleico e stearico. È ricco di vitamine del gruppo B e minerali: magnesio, ferro, fosforo, calcio, potassio, rame e zinco.