vitamina d

La vitamina D è una componente indispensabile per la sopravvivenza della struttura ossea, senza la quale ci troveremmo tutti piuttosto acciaccati e con le articolazioni ridotte in poltiglia. Inoltre, mantiene sotto controllo i livelli di stress e la salute del cuore, soprattutto in caso di attività fisica intensa.

Quella che viene definita come intolleranza al lattosio è in realtà il corretto disegno evolutivo di una Natura che non prevedeva il ricorso a latticini per gli esseri umani a partire dal terzo anno di vita, ricorso che si è tuttavia reso necessario per consentire la sintesi della Vitamina D, componente indispensabile per la sopravvivenza della struttura ossea, senza la quale ci troveremmo tutti piuttosto acciaccati e con le articolazioni ridotte in poltiglia.

Giusto a testimoniare quanto la Vitamina D risulti cruciale per il corretto svolgimento delle nostre esistenze, uno studio condotto dalla Queen Margaret University di Edimburgo ha mostrato come la suddetta componente risulti funzionale non solo alla conservazione dell’apparato scheletrico, ma anche a mantenere sotto controllo i livelli di stress e la salute del cuore, soprattutto in caso di attività fisica intensa.

Lo studio si è svolto prendendo in esame le condizioni di salute di un campione pari a 13 adulti sani, ai quali sono stati somministrati alcuni integratori di vitamina D, oppure un placebo, secondo lo schema del doppio-cieco che non permette al paziente di conoscere la natura della sostanza ingerita fino alla fine del test.

Dopo sole due settimane di trattamento, i soggetti che avevano ricevuto il surplus di vitamina D facevano registrare livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e valori legati alla pressione sensibilmente più bassi rispetto al gruppo di controllo trattato con il placebo, rivelando così un’azione svolta dalla vitamina D sull’organismo molto più profonda di quella riconducibile al semplice apparato scheletrico.

Inoltre, il ricorso ad integratori di vitamina D si è rivelato in grado di aumentare le prestazioni fisiche dei volontari coinvolti nel test, capaci di pedalare per 6,5 km a seguito dell’assunzione, rispetto ai soli 5 km fatti registrare da coloro che avevano assunto il placebo,  tenendo conto delle distinzioni fisiche e di identici tempi di attuazione dell’esperimento.

Condotto con l’intento di mostrare le problematiche di salute connesse con quella carenza di vitamina D che nel Regno Unito assume i contorni di un fenomeno quasi endemico per via della scarsa quantità di luce solare disponibile, lo studio ha rivelato il ruolo di primo piano svolto dall’ormone-vitamina, senza il quale saremmo tutti un po’ più stressati e ipertesi, oltre che ridotti a poltiglia per via dell’azione esercitata sulle ossa dalla componente.