celiachia

Un gruppo di ricercatori italiani ha identificato l’origine della predisposizione alla celiachia: a influire sul rischio di ammalarsi di celiachia sono alcuni geni della regione cromosomica.

In un mondo in cui tutti (o quasi) si credono celiaci e decidono di punto in bianco di bandire il glutine dalle loro tavole senza ragione alcuna, cresce purtroppo il numero di coloro che si trovano realmente a soffrire di celiachia, a causa di un’origine della patologia che pare risiedere in un destino scritto dalla nascita nei nostri geni e non in qualche misterioso complotto industriale, come credono i finti celiaci.

Uno studio tutto italiano condotto da Igb-Cnr e Ibp-Cnr è infatti riuscito ad isolare una particolare componente genetica, presente nella regione cromosomica, che si troverebbe alla base della predisposizione individuale verso la celiachia e che, se sollecitata da fattori esterni, darebbe luogo alla patologia autoimmune, spingendo così l’organismo a percepire il glutine alla stregua di una minaccia, con conseguente infiammazione cronica del tratto finale dell’apprato digerente.

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Analizzando il corredo genetico di un ampio campione di soggetti celiaci, i ricercatori italiani hanno infatti riscontrato, nella quasi totalità dei casi (per la precisione il 95%) la presenza di una variante genetica collocata nella regione cromosomica HLA, del tutto assente nei soggetti sani, e una produzione di Rna del tutto anomala, potendo così tracciare un filo in grado di congiungere la celiachia alla presenza di fattori genetici in grado di porsi come causa diretta della malattia.

La possibilità di ricondurre la celiachia ad una ben precisa variante genetica apre la strada all’ideazione di una possibile cura, al momento del tutto assente, e aggiunge un ulteriore tassello relativo alla nostra comprensione delle patologie autoimmuni e dei meccanismi che portano il nostro organismo a percepire segnali sbagliati e ad accanirsi contro una componente, sia essa autoctona od esterna, in realtà funzionale al corretto sviluppo del medesimo organismo.

Con la speranza che lo studio pubblicato sul The Journal of Autoimmunity non resti confinato all’ambito delle mere teorie, è piacevole constatare come la genesi di un mondo in cui tutti si credono celiaci senza alcun motivo abbia spinto al ricerca in direzione di una possibile soluzione alla patologia, per la gioia di tutti coloro che si trovano realmente a dover convivere con la perniciosa malattia.